Programmare un termostato ambiente in maniera corretta può rivelarsi un ottimo sistema per ottimizzare le risorse e risparmiare sulla bolletta.

Termostato ambiente o cronotermostato?

Innanzitutto, prima di pensare a come programmare il dispositivo, occorre capire quale tipo di prodotto è installato nelle nostre case o uffici. Sia termostato ambiente che cronotermostato, infatti, sono necessari per rilevare e regolare la temperatura in una stanza o in una zona: a seconda del valore impostato, l’apparecchio comunica alla caldaia la richiesta e, quando la temperatura è raggiunta, il termostato lo rileva, comandando all’impianto di disattivare gli elementi riscaldanti. La maggior parte dei termostati ambiente lavora con una logica ON/OFF e una temperatura impostata al momento del bisogno.

Il cronotermostato, invece, come suggerisce il suo nome, aggiunge a questa logica una variabile “tempo”, ovvero la programmazione. Questo permette di impostare una o più temperature desiderate, in momenti diversi della giornata e/o dei giorni della settimana.

In questo articolo quindi, ci occuperemo della programmazione dei cronotermostati, ma qualche spunto sarà comunque utile per ottimizzare anche il funzionamento dei termostati ambiente più semplici.

Perché è importante programmare correttamente un termostato ambiente?

Questa operazione, spesso sottovalutata, è in realtà molto importante: ogni grado centigrado in più, infatti, può influire sui consumi fino al +10%. In generale, quindi, suggeriamo di impostare 18-19°C come temperatura massima per il giorno e 16°C per la notte, mettendo in atto altri preziosi consigli per migliorare il comfort e prepararsi alla stagione invernale.

Programmare un cronotermostato

Le possibilità di programmazione di un cronotermostato dipendono dall’azienda produttrice: esistono cronotermostati giornalieri che consentono una programmazione della temperatura che andrà a ripetersi ogni giorno, a meno che non si intervenga manualmente, e cronotermostati settimanali, che invece consentono di personalizzare la programmazione per tutta la settimana, a seconda delle vostre abitudini.

Ad esempio, potrebbe essere utile accendere il riscaldamento più tardi o più a lungo durante il fine settimana, rispetto che nei giorni lavorativi.

Di seguito, alcuni “trucchi” per perfezionare la programmazione, valida per la maggior parte dei modelli in commercio.

Leggere il manuale istruzioni

Può sembrare banale, eppure è così: una programmazione accurata, passa per prima cosa dalla profonda conoscenza delle potenzialità del vostro apparecchio, termostato o cronotermostato, e anche della vostra caldaia.

Oltre a provvedere alla corretta manutenzione dell’impianto, potrebbe esservi sfuggita qualche funzionalità speciale, come una modalità di funzionamento più ecologica, la possibilità di programmare diverse fasce di temperature, e molto altro ancora…

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Raggiungimento della temperatura desiderata

Prima di procedere con la programmazione, è necessario conoscere il tempo di reazione dell’impianto. Questo dipende dalla dimensione dell’ambiente da riscaldare, dalla presenza di un numero sufficiente di elementi riscaldanti, dalla temperatura di partenza della stanza, dalla temperatura esterna, dalla presenza di spifferi, dalla richiesta totale dell’abitazione…

Questi parametri variano da abitazione ad abitazione, ma di norma, ci vogliono da un’ora fino a tre ore affinché un ambiente raggiunga la giusta temperatura. Consideratelo nella programmazione, anche se alcuni modelli di cronotermostato “imparano” a farlo in autonomia.

Modalità manuale

Nella maggior parte dei modelli in commercio, c’è la possibilità di comandare manualmente il cronotermostato. Anche se sembra una contraddizione, questa modalità è utile nelle mezze stagioni, verificando la normativa sull’accensione degli impianti, o in locali o zone che vengono usati di rado.

Occorre solo impostare la temperatura desiderata, una volta raggiunta, sarà compito del termostato mantenerla, comandando l’accensione o lo spegnimento dell’impianto. In questa modalità, occorre solo prestare attenzione a ricordarsi di spegnere il termostato al termine della permanenza ed evitare correnti d’aria o sbalzi di temperatura, per limitare le richieste all’impianto e conseguenti consumi energetici evitabili.

Abitudini

Prendere nota delle nostre abitudini e di chi vive o lavora con noi è il primo passo per una corretta programmazione.

A che ora vi svegliate? Quali stanze utilizzate in dati momenti della giornata o della settimana? I vostri orari lavorativi sono costanti? Quali sono gli orari dei vostri famigliari? Lavorate in smartworking? Avete una zona giorno e una zona notte comandate distintamente? Durante il weekend state più a casa o fuori? Queste sono tutte domande da porsi per stilare un programma settimanale e applicarlo al vostro termostato, ricordandovi che al bisogno è possibile passare alla modalità manuale per una “richiesta extra” all’impianto.

In questo caso considerate che per assenze fino a un’ora, non conviene abbassare di molto la temperatura.

Funzioni speciali

Esistono modelli con funzioni speciali che possono venire incontro alle nostre esigenze. Ad esempio, c’è la funzione “boost”, che permette di attivare gli elementi riscaldanti in una zona per un periodo limitato di tempo, tornando poi alla programmazione abituale subito dopo.

C’è la funzione geolocalizzazione che, grazie al collegamento con lo smartphone, permette di conoscere la nostra posizione e di andare in modalità risparmio energetico quando non siamo a casa e addirittura di attivare il riscaldamento quando ci stiamo avvicinando. Attenzione in questo caso a quale telefono utilizzate per il collegamento, se non volete trovarvi al freddo in momenti inaspettati della giornata!

Esistono, inoltre, termostati con tecnologia TPI, che consentono ridurre il tempo di accensione della caldaia: quanto più la temperatura ambiente si avvicina a quella richiesta, quanto più il termostato calcola quanto tempo è effettivamente necessario al suo raggiungimento, tenendo accesa la caldaia solo quanto serve.

Infine, la tecnologia più evoluta al momento è quella che utilizza il protocollo OpenTherm: un termostato OpenTherm è in grado di ricevere e inviare a specifiche caldaie con modulazione della fiamma informazioni relative alla temperatura ambiente, per superare il semplice stato di acceso/spento dell’impianto, per ottenere una risposta più mirata alle richieste di riscaldamento, garantendo un notevole risparmio in bolletta.

Ferie e vacanze

Se si parte per le ferie o si è in vacanza, occorre rivedere la programmazione del cronotermostato. È buona norma farsi un promemoria prima di ogni viaggio per impostare la modalità spento, manuale o antigelo (in caso di temperature esterne rigide).

Discorso contrario per i giorni di vacanza che si trascorrono a casa: in quel caso occorrerà decidere se è più conveniente programmare nuovamente il dispositivo o se passare in modalità manuale (ricordandosi di tornare alle impostazioni precedenti finite le feste).

In caso voleste sostituire il termostato o il cronotermostato, per una più precisa regolazione della temperatura, vi rimandiamo ai nostri articoli dedicati:

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