In questo periodo di Superbonus 110% e incentivi, molti hanno deciso di ristrutturare casa. E nel farlo si sono chiesti come poter migliorare l’impianto di riscaldamento per adeguarlo alle proprie esigenze.

Da esperti nel settore, il primo consiglio che diamo è ovviamente quello di rivolgervi sempre a un professionista, quando si tratta di impianti vitali per il comfort e la sicurezza dell’abitazione. 

Intanto, vediamo insieme quelle che sono le strategie più comuni.

Migliorare l’impianto con le valvole termostatiche

Come prima cosa ricordiamo che dal 2017, sia per impianti centralizzati che per quelli indipendenti, è obbligatorio installare una valvola termostatica (meccanica o elettronica) per ogni radiatore, per cui non è più una scelta, ma un obbligo (D.Ls. 141/2016).

Negli impianti di riscaldamento, le valvole termostatiche vengono usate sui comuni caloriferi per regolare il flusso d’acqua calda, allo scopo di ridurre i consumi e possono essere impostate alla temperatura desiderata nell’ambiente (es. più bassa nelle camere da letto, più alta in soggiorno, studio, cucina…). In commercio, ne esistono modelli altamente tecnologici, controllabili anche tramite app e smartphone.

Le valvole termostatiche compiono egregiamente il loro lavoro soprattutto in appartamenti o case che non prevedono la suddivisione in “zone” del riscaldamento (es. giorno/notte), o per gestire la temperatura di piccoli ambienti usati di rado durante la giornata.

Per ottimizzare la compresenza di un termostato o cronotermostato con le valvole di zona, consigliamo di non regolare la valvola presente nella stessa stanza del termostato o cronotermostato, che non riuscirebbe a raggiungere la temperatura impostata sullo stesso, continuando ad inviare richieste di attivazione alla caldaia, ma agire piuttosto sulle valvole presenti nelle altre stanze, aumentando o diminuendo la temperatura desiderata.

Nel caso il vostro termostato sia installato in una stanza che usate poco, o soggetta a correnti d’aria, o al contrario, se in smartworking lavorate in un locale in cui non è presente il termostato, la soluzione potrebbe essere quella di sostituire l’apparecchio con un termostato radio, così da poterlo installare nell’ambiente che richiede una temperatura maggiore nell’arco della giornata.

Migliorare l’impianto aggiungendo più zone

Se si vuole intervenire in maniera più risolutiva in ambienti più grandi, suddividere l’impianto in zone è la soluzione ottimale, sia per il riscaldamento tradizionale sia per quelli a pavimento.

Nel caso di riscaldamento a zona, ogni camera o piano o area avrà il proprio circuito di acqua calda, controllato da una valvola e/o una piccola pompa nella centrale termica. Ogni zona sarà poi dotata di un termostato o cronotermostato per gestire la temperatura ambiente durante l’arco della giornata. L’esempio più comune è la suddivisione in zona giorno (più calda) e zona notte (più fredda), anche in base alle abitudini degli abitanti della casa.

Per poter procedere, occorre senza dubbio l’intervento di un professionista, che possa identificare le zone, la fattibilità di suddivisione in base alle tubature presenti, e la possibilità di installare una valvola di zona alla caldaia. Potrebbe essere anche un buon momento per sostituire direttamente la caldaia con un modello più performante, che riduca le emissioni e controlli i consumi.

Come abbiamo già detto in questo articolo, considerate che solo il termostato principale comanderà l’attivazione della caldaia, mentre il secondo permetterà la regolazione della temperatura nella seconda zona, che per questo motivo dovrà avere sempre una temperatura inferiore a quella principale.

Se volete, invece, che tutti i vostri termostati siano indipendenti (es. in caso nella zona notte ci sia anche la cameretta dove studiano o giocano i bambini), occorre prevedere ulteriori dispositivi di comando a bordo caldaia. Anche in questo caso, sarà possibile optare per un termostato radio, che non richiede il passaggio di cavi di collegamento alla caldaia attraverso l’impianto elettrico.

Installare un impianto di riscaldamento a pavimento

Se la ristrutturazione vuole essere davvero radicale, è possibile anche optare per l’installazione di un riscaldamento a pavimento, il cui risparmio, in termini energetici, è di oltre il 15%, se paragonato agli impianti tradizionali.

Per poter installare un riscaldamento a pavimento, bisogna rimuovere il vecchio pavimento oppure avere la possibilità di alzarlo di circa 15 cm di altezza (tra isolante, massetto, impianto stesso e rivestimento). Potrebbe essere una soluzione nelle vecchie case con soffitti alti, così da garantire il limite di abitabilità dei locali principali di 2,70 metri, anche se pochi sanno che il cosiddetto “decreto dei minimi” del 2015 abbassa l’altezza minima a 2,60 metri a condizione che venga realizzato proprio un impianto di riscaldamento a pavimento. Attenzione a fare i conti anche con gli impianti elettrici ed interruttori presenti! In qualsiasi caso un tecnico specializzato saprà darvi tutti i migliori consigli.

Installare termostati ambiente con controllo TPI

Spesso la qualità e la precisione del termostato ambiente viene sottovalutata, nella convinzione che tutti, bene o male, facciano quanto richiesto, cioè comandare la caldaia affinché si raggiunga una determinata temperatura. In realtà, la sostituzione di un termostato con uno più prestante offre innumerevoli vantaggi quando si vuole migliorare l’impianto di riscaldamento, in termine di programmazione, tempi, gestione delle zone, ma anche di risparmio energetico.

Ad esempio, i termostati con controllo TPI consentono ridurre il tempo di accensione della caldaia in proporzione alla temperatura richiesta, poiché quando la temperatura ambiente si avvicina a quella impostata, il termostato calcola quanti minuti sono effettivamente necessari al suo raggiungimento, tenendo accesa la caldaia solo il tempo necessario. Tra i cronotermostati IMIT con controllo TPI trovate Chronomix-S, Techno Duo, Techno WPT OTTechno App.

Nel caso siate indecisi su quale modello di cronotermostato o termostato ambiente installare, vi invitiamo a leggere questi articoli:

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