La Direttiva ErP

Con l’attuazione del regolamento UE n. 813/2013 in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile degli apparecchi per il riscaldamento e degli apparecchi di riscaldamento misti, sono stati fissati i requisiti per l’etichettatura energetica (consumo di energia) e per la fornitura di informazioni di prodotto supplementari. Questo regolamento ha introdotto la cosiddetta Direttiva ErP, acronimo di “Energy related Products” (prodotti connessi all’utilizzo di energia), definendo così nello specifico le regole che i produttori devono rispettare per poter immettere i loro dispositivi sul mercato, a partire dal 26 settembre 2015.

Quali sono i prodotti coinvolti?

I prodotti interessati dalla Direttiva ErP sono:

  • apparecchi per il riscaldamento d’ambiente con una potenza termica nominale di ≤ 70 kW;
  • apparecchi di riscaldamento misti con una potenza termica nominale di ≤ 70 kW;
  • insiemi di apparecchi per il riscaldamento d’ambiente con potenza di ≤ 70 kW, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari;
  • insiemi di apparecchi di riscaldamento misti con potenza di ≤ 70 kW, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari.

Perché se ne parla adesso?

Questo percorso, in realtà, è iniziato nel lontano 2007, quando l’Unione Europea ha applicato le raccomandazioni del protocollo di Kyoto, varando delle misure per la protezione del clima e dell’ambiente, con l’obiettivo finale di migliorare le prestazioni generali degli impianti di climatizzazione nelle nazioni dell’Unione Europea, e di conseguenza in Italia. 

Ma solo con l’arrivo dell’Ecobonus 65% e Superbonus 110%, l’argomento è diventato davvero attuale, grazie alle detrazioni fiscali delle quali si può beneficiare nel caso si scelga la riqualificazione energetica o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (vedi anche Progetto Harp).

Affinché la detrazione sia effettiva, però, occorre scegliere un sistema di termoregolazione evoluta appartenente a classe V, classe VI o classe VIII. Per gli apparecchi in classe VII, la detrazione è ridotta nella misura del 50%

Apparecchi di riscaldamento modulanti

Per meglio comprendere la classificazione, occorre precisare che con “apparecchio di riscaldamento modulante” si intende un apparecchio di riscaldamento (es. caldaia, radiatore elettrico o fan-coil) in grado di variare la potenza termica restando in funzionamento continuo.

Le Classi ErP

La classificazione non corrisponde a un “voto all’efficienza”, ma a un raggruppamento di prodotti con logiche di funzionamento simili. Vediamo nel dettaglio tutte le classi.

  • Classe I: termostato d’ambiente acceso/spento che controlla il funzionamento in accensione e spegnimento di un apparecchio di riscaldamento. I parametri relativi alle prestazioni, compreso il differenziale di commutazione e l’accuratezza del controllo della temperatura ambiente sono determinati dalla costruzione meccanica del termostato.
  • Classe II: centralina di termoregolazione, destinata all’uso con apparecchi di riscaldamento modulanti con controllo della temperatura del flusso dell’apparecchio di riscaldamento, che varia il punto di analisi della temperatura del flusso d’acqua che esce dall’apparecchio di riscaldamento secondo la temperatura esterna e la curva di compensazione atmosferica scelta. Il controllo è effettuato modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento.
  • Classe III: centralina di termoregolazione, destinata all’uso con apparecchi di riscaldamento con uscita ad accensione/spegnimento con controllo della temperatura del flusso dell’apparecchio di riscaldamento, che varia il punto di analisi della temperatura del flusso d’acqua che esce dall’apparecchio di riscaldamento secondo la temperatura esterna e la curva di compensazione atmosferica scelta. La temperatura di flusso dell’acqua è regolata controllando la commutazione dell’apparecchio di riscaldamento.
  • Classe IV: termostato ambiente elettronico con funzione TPI, destinato all’uso con apparecchi di riscaldamento con uscita ad accensione/spegnimento, ma che controlla sia il tasso di ciclo del termostato che il tasso di ciclo di accensione/spegnimento dell’apparecchio di riscaldamento proporzionalmente alla temperatura ambientale. La strategia di controllo TPI riduce la temperatura media dell’acqua, migliora l’accuratezza del controllo della temperatura ambiente e incrementa l’efficienza del sistema.
  • Classe V: termostato ambiente elettronico modulante, destinato all’uso con apparecchi di riscaldamento modulanti, che varia la temperatura del flusso dell’acqua lasciando che l’apparecchio di riscaldamento dipenda dalla deviazione fra la temperatura ambientale misurata e il punto d’analisi del termostato stesso. Il controllo è effettuato modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento.
  • Classe VI: centralina di termoregolazione e sensore ambientale, destinati all’uso con apparecchi di riscaldamento modulanti, con controllo della temperatura del flusso in uscita dall’apparecchio di riscaldamento che varia la temperatura di tale flusso secondo la temperatura esterna e la curva di compensazione atmosferica scelta. Un sensore della temperatura ambientale controlla la temperatura del locale e adegua la sfasatura parallela della curva di compensazione per migliorare l’abitabilità del vano. Il controllo è effettuato modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento.
  • Classe VII: centralina di termoregolazione e sensore ambientale, destinati all’uso con apparecchi di riscaldamento a uscita ad accensione/spegnimento (non modulanti), con controllo della temperatura del flusso in uscita dall’apparecchio di riscaldamento, che varia la temperatura di tale flusso secondo la temperatura esterna e la curva di compensazione atmosferica scelta. Un sensore della temperatura ambientale controlla la temperatura del locale e adegua la sfasatura parallela della curva di compensazione per migliorare l’abitabilità del vano. La temperatura di flusso dell’acqua è regolata controllando la commutazione dell’apparecchio di riscaldamento. 
  • Classe VIII: controllo della temperatura ambientale a sensori plurimi, destinato all’uso con apparecchi di riscaldamento modulanti con controllo elettronico munito di 3 o più sensori ambientali che varia la temperatura del flusso d’acqua, lasciando che l’apparecchio di riscaldamento dipenda dalla deviazione fra la temperatura ambientale misurata aggregata e i punti d’analisi del termostato stesso. Il controllo è effettuato modulando l’uscita dall’apparecchio di riscaldamento.

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(Fonte Classificazione ErP: https://www.puntoverdechiari.it/news/17-detrazione-65—classificazione-termoregolazione.html)