Cosa pensereste se vi dicessimo che a breve potrebbe essere possibile acquistare il comfort che desiderate nelle vostre case o uffici, senza pensare a quale sistema installare? Come già accade con le auto o con i cellulari, ad esempio, il paradigma dell’economia circolare in cui “il prodotto diventa il servizio” potrà essere applicato anche nel settore del riscaldamento o raffrescamento. L’utente non sarà più chiamato a scegliere tra caldaia, pompa di calore o condizionatore, ma il grado di comfort del quale beneficiare, un po’ come scegliere quanti Gigabyte avere di traffico internet, con uno smartphone già incluso nell’abbonamento.
Comfort e tecnologia
Come sostiene Giuliano Dall’O, Coordinatore dell’MCE Lab e Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento ABC (Department of Architecture, Built Environment and Construction Engineering) del Politecnico di Milano, questa soluzione cambierà il modo di affrontare il tema “riscaldamento” e permetterà a ogni singolo cittadino di essere informato in tempo reale su quanto gli costa il servizio “comfort” senza doversi più occupare della scelta tecnologica:
“Questa nuova condizione è già attiva nel settore della mobilità, nel terziario e nelle nostre case: dalle macchine del caffè ai servizi e prodotti di telefonia e informatici. E il passo per arrivare agli impianti per la climatizzazione o per la produzione di acqua calda è più breve di quanto si possa pensare, supportato dai vincoli sempre più rigidi che la legislazione in tema di efficienza energetica e di sicurezza impone e dai vantaggi che questo cambiamento permette di avere: usufruire di un servizio significa poter delegare ad una impresa esterna tutte le relative incombenze, dall’investimento iniziale, ai costi di manutenzione, all’adeguamento normativo. E in un ambito tecnologicamente complesso si ottiene anche la consulenza per la scelta della soluzione migliore, perché pagando per il livello di comfort richiesto questo è quanto dovrà essere garantito dal fornitore del servizio.”
I vantaggi del servizio
Numerosi fattori stanno giocando un ruolo fondamentale nell’accelerare l’evoluzione verso sistemi economici più sostenibili: solo tra gli ultimi, il maggior costo dell’energia, il difficile reperimento di materie prime, il progressivo miglioramento dell’efficienza degli impianti…
L’economia circolare rimane quindi l’unica soluzione possibile, in virtù del fatto che, dopo la dismissione, la caldaia, il condizionatore o la pompa di calore avranno comunque un valore, perché saranno smontati e i loro componenti daranno vita ad altri prodotti. Questo vantaggio, però, è solo per chi può sfruttarlo, per questo le aziende hanno interesse a conservare la proprietà del prodotto e l’utente ad acquistare il servizio nella misura in cui ne ha bisogno. È il cosiddetto scenario win-win: l’utente di non deve preoccuparsi della scelta, della manutenzione, o dell’obsolescenza del prodotto, ma solo della qualità del servizio che desidera, mentre l’azienda, conservando la proprietà del bene, mantiene il controllo del valore anche a fine vita, potendo riciclare e riutilizzare ogni singolo pezzo del materiale. Inoltre, le aziende che forniranno il servizio avranno interesse nel mantenere impianti molto efficienti, consentendo anche una riduzione sempre maggiore dei consumi energetici e, di conseguenza, un maggior rispetto per l’ambiente.
Cosa manca ancora?
Conclude Dall’O’: “Partendo dall’aspetto che più interessa l’utente ossia il costo, deve essere sicuro che il servizio offerto sia effettivamente concepito in modo chiaro e che permetta di conoscere il livello del servizio che sta acquistando. Così come sono importanti le condizioni di fornitura, dalla manutenzione continuativa all’assistenza in caso di guasti, ma da questo punto di vista le tecnologie IoT permettono alle aziende di programmare in modo efficiente questo tipo di attività e di dare ottime garanzie agli utenti.”
Attendiamo con fiducia nuovi sviluppi!
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