I manometri sono strumenti di misura della pressione relativa dei fluidi.

Vi sono numerosi tipi di manometri adatti ad impieghi differenti e la maggior parte in realtà misura una pressione relativa, ossia la differenza tra la pressione atmosferica nel punto di misura e la pressione dell’ambiente di cui si desidera la misura.

Il termomanometro caldaia, detto anche termoidrometro, invece, è un componente attraverso il quale possiamo leggere sia il valore della pressione che della temperatura, con un meccanismo analogo, ma con due elementi sensibili e la possibilità di leggere entrambi i valori di pressione e temperatura sullo stesso quadrante.

Le applicazioni di manometri e termoidrometri sulle caldaie

La caldaia è un impianto che funziona perché mantiene in equilibrio costante la quantità di acqua presente al proprio interno e ne controlla la temperatura. Per poter verificare in ogni momento questi equilibri, sulla parte frontale della caldaia sono spesso installati un display o un quadrante su cui leggere la pressione interna e la temperatura. 

La tecnologia che permette all’idrometro o al termoidrometro di segnalare la pressione dell’acqua varia da modello a modello e può essere più o meno legata a strumenti di misurazione elettronica, ma lo scopo e il funzionamento generale sono sempre gli stessi.

Per il campo che ci interessa, i più diffusi sono i manometri a diaframma o a membrana. Contengono infatti un elemento deformabile, costituito da una membrana, e da un capillare, che separano l’ambiente di misura dall’esterno. Se la pressione da misurare è maggiore del parametro scelto, il liquido correrà lungo il capillare e gonfierà la membrana, e viceversa. Un sistema di leve (leverismo) amplifica questo rigonfiamento e lo trasmette ad un indice. Inoltre, la membrana è solitamente ondulata per accrescerne la flessibilità. È un funzionamento simile a quello già visto per i termometri a capillare.

Un valore troppo alto della pressione e temperatura, o viceversa, indicano che la caldaia sta funzionando male.

In condizioni ottimali, infatti, la pressione della caldaia si dovrebbe mantenere intorno a 1,5 bar. Piccole oscillazioni sono sempre possibili, ma per un corretto funzionamento è importante che la pressione non scenda sotto i 0,5 bar e non salga sopra i 3 bar: una di queste due condizioni porta infatti a un blocco dell’impianto, per ragioni di sicurezza.

Manometri e termoidrometri, inoltre, permettono anche di individuare se è presente aria nell’impianto: l’aria si scalda e si raffredda a una velocità diversa rispetto all’acqua, creando quindi picchi di massima e di minima nella pressione interna. Se si notano rilevazioni molto diverse potrebbe essere necessario controllare il circuito dell’acqua.

I manometri e termomanometri a capillare IMIT

IMIT produce una vasta gamma di manometri e termomanometri a capillare, dedicata principalmente al montaggio su caldaie, stufe, camini ed altri elettrodomestici in generale, in grado di operare su un campo di lavoro da 0 a 6 bar, e con temperature da 0° a 120°C.

Esteticamente, il quadrante graduato e lancetta può essere quadrato o tondo, in base all’alloggiamento dedicato, e i quadranti interni di lettura possono essere personalizzati con colori e caratteri, rendendoli completamente customizzabili.

Certificazioni e produzione

I manometri e termoidrometri IMIT vengono costruiti secondo le normative europee CE, rispettando inoltre i requisiti EAC per il mercato russo. Tutti i materiali utilizzati fanno riferimento alle normative ROHS FREE in rispetto dell’ambiente e della salute. La produzione viene seguita in ogni passo, grazie a numerosi test intermedi e controlli finali, per garantire la massima qualità ed affidabilità di rilevazione del prodotto, che da sempre ci caratterizza.

Per saperne di più, navigate sul nostro sito e scaricate il nostro catalogo. Per ulteriori richieste o informazioni commerciali per il settore industria, inviate una mail a info@imit.it. Il nostro staff risponderà il prima possibile.