I termometri a capillare sono degli strumenti utilizzati per la misurazione della temperatura, spesso sfruttando il principio zero della termodinamica.

Storia del termometro

Il primo termometro di cui si ha notizia fu in realtà realizzato per dimostrare il principio di dilatazione termica dell’aria, dallo scienziato Filone di Bisanzio (280 – 220 a.C.), attivo nella Biblioteca di Alessandria.

Il termoscopio o termometro galileiano è attribuito invece a Galileo Galilei. Costruito nel 1607 (e perfezionato da Fahrenheit nel 1709), consiste in un cilindro di vetro riempito di alcool, con all’interno delle ampolline indicanti la temperatura. Queste boccette sono riempite a loro volta di un liquido. Quando si raggiunge l’equilibrio termico con l’ambiente circostante, si vengono a creare due gruppi di boccette, uno più in basso dell’altro. La temperatura segnata sull’ampollina più in basso tra quelle del gruppo in alto segna l’attuale temperatura atmosferica.

Dal punto di vista fisico, il termometro di Galileo sfrutta il principio di Archimede, ovvero se abbiamo due fluidi di densità differenti, quello con densità minore tenderà a salire verso l’alto mentre quello con densità maggiore tenderà a scendere.

Quando la temperatura atmosferica aumenta, dunque, il liquido nelle ampolline diminuisce di densità.

Termometri a liquido e a gas

Anche se in apparenza molto diverso dai termometro a mercurio o al gallio che tutti conosciamo, il principio che governa il funzionamento di tutti i termometri a liquido è lo stesso, ovvero la dilatazione termica, dato che al variare la temperatura non varia solo la densità del fluido, ma anche il suo volume.

Anche i gas si comportano alla stessa maniera dei fluidi, con l’unica differenza che i termometri a gas sono molto più precisi e vengono usati per la taratura di altri termometri.

Termometri a lamina bimetallica

I termometri a lamina bimetallica, invece, sono formati da una lamina a U o a spirale, costituita da due metalli con diverso coefficiente di dilatazione, come ferro e rame, accoppiati e saldati tra loro. Una delle estremità di questa lamina è collegata ad un indice o lancetta che si muove lungo una scala graduata. All’aumentare della temperatura, la lamina si curva dalla parte del metallo meno dilatabile e la deformazione muove la lancetta, permettendo di osservare la variazione di temperatura.

Termometri a capillare

Il termometro a capillare sfrutta anch’esso il principio di dilatazione dei fluidi che, sollecitati dal calore permettono il dilatarsi di una spirale interna sempre collegata a una lancetta. Gli elementi fondamentali in questo tipo di termometro sono:

  • Bulbo: elemento a contatto diretto con la fonte di calore, può essere in rame od ottone, in base alle temperature da rilevare.
  • Capillare: il “cavo” in rame forato che collega bulbo e spirale (elemento sensibile). Al suo interno scorre del liquido sintetico che permette la dilatazione delle parti: in base al range di temperatura da rilevare, viene calcolata la lunghezza del capillare secondo i principi di viscosità del fluido.
  • Spirale (elemento sensibile): questo componente è realizzato in rame, e collegato ad una delle estremità del capillare. Permette il movimento in base al calore trasmesso dal bulbo alla spirale, e di sconseguenza all’indice di lettura (lancetta).

Grazie al principio di dilatazione prima descritto riusciamo ad ottenere una lettura molto precisa della temperatura.

I termometri a capillare IMIT

IMIT produce una vasta gamma di termometri a capillare, dedicata principalmente al montaggio su caldaie, apparecchi per la ristorazione ed elettrodomestici in generale, in grado di operare su un range di temperature che va da 0°C a 350°C.

In base alla temperatura di rilevamento desiderata, il materiale del bulbo può variare dal rame (fino a 120°C) all’ottone (per alte temperature).

Esteticamente, il monitor che ospita quadrante graduato e lancetta può essere quadrato, tondo o rettangolare, in base all’alloggiamento dedicato, e i quadranti interni di lettura possono essere personalizzati con colori e caratteri, rendendoli completamente customizzabili.

Certificazioni e produzione

I termometri IMIT vengono costruiti secondo le normative europee CE, rispettando inoltre i requisiti EAC per il mercato russo. Tutti i materiali utilizzati fanno riferimento alle normative ROHS FREE in rispetto dell’ambiente e della salute. La produzione, inoltre, viene seguita da numerosi test e controlli al fine di garantire la massima qualità ed affidabilità di rilevazione del prodotto finale.

Per saperne di più, navigate sul nostro sito e scaricate il nostro catalogo. Per ulteriori richieste o informazioni commerciali per il settore industria, inviate una mail a info@imit.it. Il nostro staff risponderà il prima possibile.