Per superare la sfida dei cambiamenti climatici, il ruolo dell’idrogeno è considerato fondamentale nella transizione energetica e senza il suo contributo difficilmente potranno essere raggiunti i target prefissati dalla Comunità Europea.
Idrogeno ed economia green
Come abbiamo già visto, l’Europa si è dotata di una strategia complessiva per arrivare alla neutralità climatica nel 2050 (European Green Deal), ponendosi come obiettivi la riduzione delle emissioni inquinanti e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (FER), attraverso una progressiva “decarbonizzazione” del sistema.
Soprattutto per quanto riguarda il nostro settore, un importante ruolo nell’ambito di questo processo di decarbonizzazione è da attribuire ai green gas, tra cui proprio l’idrogeno verde.
Anche l’Agenzia internazionale per l’energia in un report intitolato The future of hydrogen: seizing today’s opportunities, aveva definito l’idrogeno come “driver chiave verso la sostenibilità” ed è arrivato il momento per sfruttare il suo potenziale, sicuro, pulito e sostenibile per tutti i consumatori.
Le “colpe” del settore civile
Per quanto riguarda le emissioni, in Italia, il riscaldamento domestico può sembrare quasi “innocente”: siamo una delle nazioni europee con la rete di distribuzione del metano più estesa in assoluto, poiché circa l’85% delle abitazioni è riscaldata con impianto a gas. E il metano (CH4) è un combustibile fossile relativamente pulito, rispetto a carbone e petrolio.
Ma se consideriamo che ci sono circa 20 milioni di apparecchi di riscaldamento in Italia, la cui età media risulta superiore ai 15 anni (con altissimi consumi ed elevate emissioni dannose) e, come abbiamo già visto, si stima che le riserve di metano possano esaurirsi entro la fine di questo secolo, forse è il caso di correre ai ripari.
Il ruolo di Assotermica nella promozione dei green gas
Assotermica, l’associazione di cui IMIT fa parte, considera fondamentale il ruolo dell’idrogeno per raggiungere gli obiettivi del Piano Energia e Clima.
Purtroppo, la conversione del riscaldamento da gas a elettrico, attraverso caldaie a condensazione, sistemi ibridi, solare termico, pompe di calore elettriche, non sempre risulta semplice e molto spesso i costi sono elevati.
Si è visto infatti che nel 2020 solo il 5% dei nuovi generatori installati è rappresentato da pompe di calore elettriche, e che ancora nei prossimi anni la tecnologia prevalente sarà la caldaia a gas.
Molti non sanno però che la maggior parte delle nuove caldaie sono predisposte per funzionare con miscele ad idrogeno fino al 20% e che questo combustibile, insieme ad altri gas sostenibili, può essere immesso direttamente nella rete del gas naturale, già utilizzabile da buona parte delle tecnologie esistenti. E anche le pompe di calore a gas sono già oggi disponibili per poter essere alimentate con miscele di gas fossile e idrogeno, in basse percentuali.
Progressivamente, ci sarà dunque la possibilità di avere parti di rete al 100% di idrogeno per alimentare nuove caldaie a zero emissioni.
Le caldaie a 100% idrogeno verso la realtà
Oggi Assotermica sta collaborando con il MISE sul ruolo che l’idrogeno può avere nel percorso nazionale di decarbonizzazione contribuendo alla Strategia Nazionale sull’idrogeno che verrà pubblicata quest’anno.
Assotermica può già confermare che le tecnologie esistenti sono pronte per funzionare con miscele contenenti idrogeno fino al 10%. E, grazie al progetto pilota avviato nel 2019, in collaborazione con SNAM e CIG, l’Associazione potrà ufficializzare la compatibilità di tali apparecchi anche con miscele contenenti fino al 20% di idrogeno.
I produttori Assotermica sono comunque attivi nella produzione di tecnologie a idrogeno, ibride o “hydrogen ready”, ovvero quelle tecnologie compatibili con il 100% di idrogeno, grazie alla sostituzione di alcuni componenti, e moltissime aziende hanno già realizzato prototipi di caldaie funzionanti esclusivamente a idrogeno, prototipi già in uso in progetti pilota in Regno Unito e Olanda. Nell’Unione Europea si presuppone che questi prodotti estremamente performanti per il settore residenziale, commerciale e industriale, saranno disponibile entro il 2030.
IMIT è impegnata a promuovere nuove tecnologie del comfort climatico, attraverso una serie di prodotti dedicati alle energie rinnovabili, a salvaguardia del nostro Pianeta.
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