In queste settimane, è stata pubblicata dalla Commissione Europea e ufficialmente sottoposta a consultazione pubblica un’iniziativa volta a promuovere la un consumo sostenibile dei beni, promuovendone la riparazione e il riutilizzo, attraverso una proposta di modifica della direttiva sulla vendita di beni e un’eventuale nuova proposta legislativa sul diritto alla riparazione.

Cos’è una consultazione pubblica?

L’obiettivo di una consultazione pubblica è raccogliere i riscontri degli Stati Membri dell’Unione Europea, dei portatori di interessi e dei cittadini sulla portata e sul contenuto degli orientamenti, ma anche per segnalare ulteriori elementi che dovrebbero essere contemplati, prima che le proposte diventino attuative.

La consultazione pubblica sul Consumo Sotenibile di Beni, in particolare, è aperta ai contributi di tutti: i singoli cittadini e le imprese dell’UE, comprese quelle che svolgono un ruolo nel consumo sostenibile, come i fabbricanti di prodotti, i fornitori di servizi di riparazione, i fornitori di servizi di gestione dei rifiuti e le imprese attive nei mercati della rigenerazione e dell’usato. Infine, è specificato come siano apprezzati i contributi del mondo accademico, delle ONG e delle autorità degli Stati membri.

Lo scopo della consultazione, che si concluderà il 5 aprile 2022, è quello di raccogliere riscontri (lasciando un commento o compilando un questionario) sulla portata del problema dell’insufficiente durata di uso dei beni, nonché sulle possibili opzioni disponibili e sul loro probabile impatto sulle logiche di mercato.

Il ciclo di vita dei prodotti

Data la durata limitata di alcuni prodotti, si tenta di incoraggiare i consumatori a usare i beni di consumo per un periodo più lungo, ricorrendo alla riparazione dei beni difettosi e acquistando un maggior numero di beni di seconda mano e rigenerati, poiché spesso i costi di riparazione superano quelli di un prodotto nuovo.

Un consumo responsabile può infatti essere incrementato scegliendo prodotti sostenibili e prolungandone l’uso, ad esempio optando per la riparazione anziché per una sostituzione o acquistando beni di seconda mano. Il consumo sostenibile di beni porterà quindi a una proposta sul diritto alla riparazione, e un circolo virtuoso di altre iniziative, come all’elettronica circolare e alla responsabilizzazione dei consumatori nella transizione verde, nonché con i regolamenti riguardanti la progettazione ecocompatibile specifica per prodotto.

Per realizzare questi obiettivi saranno prese in considerazione la proroga del periodo di garanzia (fissata per ora a 2 anni), la priorità alla riparazione rispetto alla sostituzione, qualora la riparazione sia meno o ugualmente costosa rispetto a una sostituzione, l’obbligo per i produttori o i venditori a riparare i beni, la possibilità per il venditore di sostituire i prodotti difettosi con beni rigenerati piuttosto che con beni nuovi.

I vantaggi per i consumatori

I consumatori avranno quindi a disposizione maggiori informazioni per effettuare scelte eco-friendly al momento dell’acquisto dei beni, facendo in modo che i prodotti vengano usati per l’intero ciclo di vita potenziale, senza che si trasformino in rifiuti prima del tempo.

L’Adozione da parte della Commissione è prevista il terzo trimestre 2022. Per dire la vostra e avere maggiori informazioni sull’iniziativa cliccate su questo link.

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